Cinque ottime ragioni per scegliere l’Economia Solidale

Esistono svariate, innumerevoli ragioni per scegliere di consumare criticamente e orientarsi verso un’economia più giusta, più sana e più sostenibile. Ci si potrebbe perdere nell’enunciazione dei numerosi motivi per cui conviene a tutti e tutte abbracciare una simile prospettiva. Ne abbiamo selezionati alcuni tra i più rilevanti, così da permettere a chiunque di avere un quadro chiaro e sintetico della questione.

Economia delle relazioni.

L’Economia Solidale mette al primo posto le persone e l’ambiente, non il profitto. Ne consegue una valorizzazione dei rapporti di scambio e collaborazione tra differenti attori in gioco. Tra le persone, in primo luogo. Persone che si uniscono, mosse dal comune desiderio di contribuire ad una società più equa, dando vita a Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) per il sostentamento proprio e delle proprie famiglie. Importanti rapporti diretti, inoltre, sono instaurati tra i consumatori consapevoli e i piccoli produttori virtuosi locali, le quali portano ad una maggiore fiducia tra di essi e ad una maggiore conoscenza dell’intero ciclo produttivo di ciò che acquistiamo, dalla scelta delle materie prime al confezionamento finale, preferendo la logica della filiera corta. Tutto ciò comporta anche una maggior conoscenza del territorio circostante orientata ad una maggior tutela di esso. Ecco perché si parla anche di relazione con l’ambiente e le creature che lo popolano.

Equità.

Chiaramente, un consumatore critico è attento alle problematiche che riguardano il mondo del lavoro e le condizioni in cui si trovano i lavoratori. L’Economia Solidale, infatti, supporta quelle realtà dove i diritti dei lavoratori vengono rispettati, favorendo una più equa distribuzione del denaro, combattendo le logiche capitalistiche che minacciano sempre più ogni aspetto della vita pubblica e privata delle società occidentali. In molti casi, inoltre, si sceglie di supportare progetti in Paesi in via di sviluppo, favorendo un internazionalismo solidale con lavoratori di prodotti non locali ma che, nella nostra cucina, trovano largo impiego.

Sostenibilità ambientale.

L’Economia Solidale è attenta alla tutela dell’ambiente in diversi modi: dalla scelta di rivolgersi alla produzione locale e a chilometro zero, che abbatte di fatto i costi del trasporto delle merci e l’inquinamento, alla scelta di imballaggi e packaging ridotti, o comunque a basso impatto ambientale, riciclabili e riutilizzabili.

Salute.

L’attenzione rivolta alla salute del nostro pianeta è indissolubilmente legata anche alla nostra salute personale: scegliere di non inquinare il terreno con prodotti chimici e nocivi, preferendo un’agricoltura biologica, significa anche tutelare la salute dei consumatori.

Rapporto qualità-prezzo.

Sorpassando gli intermediari che caratterizzano la filiera lunga e separano il produttore dal consumatore, favorendo il chilometro zero e raggruppando gli ordini in periodi ben circoscritti, è possibile abbattere i costi e dare la possibilità a sempre più persone di poter acquistare prodotti di alta qualità a prezzi popolari.
Inoltre, alcuni produttori scelgono di applicare il cosiddetto “prezzo trasparente”, cioè indicano quali percentuali del prezzo vengono utilizzate per le varie attività (ad esempio: costi di semina, di raccolta, di manovalanza, ecc…).

(di Claudia Ghislanzoni)